Poesia inedita: Al nuovo millennio prossimo venturo


Senza portolano giungemmo
oltre il porto bosforeio,
e il lay out della metropoli in transizione
oppiaceo e deraciné
utilizzando come analizzatori barbari
apparati ideologici di Stato
gettato alle onde il pane
non ancora ritrovato
pubblicità midcult per la Premiata
Pasta Alimentare Goriot
mentre gli occhi rivolti al cielo
spossati e sconvolti eppure illuminati
del principe Bolkonski
passeggiavano lungo la Prospettiva Newski
opera maestra di Adolf Loos
Pierre Besuchov e Pierre Menard conversavano
e si affannava Pitirim Sorokin correndo verso
la Stazione di Finlandia
sotto il vulcano, nel ventre
della città Oblomov e l’Innominabile
giacciono severi e immobili
sotto la protezione dell’incorruttibile Vautrin
reti di Petri, o di Borges, stese
sulla pianura, ed il Grande Inquisitore
che arringa le folle meticce
minacciando il fuoco eterno ai sordidi
adoratori del Mandarino Meraviglioso
ora il farmacista Homais vende solo
estratti di piante officinali
e prodotti da banco, e com’è candido
il sorriso di Fabrizio del Dongo
Bergotte e Morelli indefessi scrivani
chini su fogli bianchi
Rubén Darío spreca altri versi
Tergesteo Joyce Berlitz
ridi Saint-John Perse
terre desolate, disperate,
o rosse di sangue
cristalli, di massa o di rock
uova marce sul volto del leader
fessure alate ci redimeranno
pagine bianche e grigie saranno
lette per noi
e sul video disputandosi i consensi
Clausewitz e Kutuzov.

Questi versi appartengono a un’opera che probabilmente uscirà postuma.