Tra le recensioni che il libro ha ricevuto, quella di Giuseppe Bellini, apparsa sul Sole 24 ore il 15 novembre 1998, è quella a cui tengo di più.
Qui di seguito riporto l’inizio dell’articolo
Quando apparirà questa recensione è probabile che Francesco Varanini abbia già avuto la soddisfazione, o l’insoddisfazione, di averne avute altre numerose. Il libro, infatti, è di quelli che sembrano fatti apposta per suscitare polemiche, per trinciare giudizi apparentemente approfonditi, ma che in più di un caso rivelano solo una sbrigativa occhiata data qua e là al testo. Occorre invece entrare con calma nella complessa selva delle osservazioni varaniniane, per apprezzarne adeguatamente le bellezze, le sfumature e anche per comprendere quelle zone d’ombra, che per il gusto personale del lettore addentro nella materia, danno luogo a un certo rimpianto.
Va detto innanzitutto che un libro di questo tipo dedicato all’America Latina, alla sua sostanza spirituale, intendo, che si manifesta nella geografia e nella produzione letteraria, in Italia mancava.
