Bene, bello, buono


Di  fronte ad un mercato che appare sempre più insensato e incapace di far incontrare domanda e offerta, non bastano facili ricette liberiste. Non basta più leggere i comportamenti umani in base all’utilitarismo. Possiamo, dobbiamo tornare a parlare del bene, del bello e del buonoBene comunebellezzabontà: ci vergogniamo forse ad usare queste parole? Ci sembrano troppo lontane dal business, dal management, dall’economia e dalla finanza, dalla creazione e dall’estrazione del valore?

Francesco Varanini