Richard Rorty: Macchine sistematiche e macchine edificanti


Nel corso del lungo lavoro attorno al tema che ha come primo frutto libresco Macchine per pensare, ho seguito la lezione di diversi filosofi, prendendo spunto dalla loro posizione a proposito delle macchine, della tecnica e dell’informatica. In qualche caso la posizione del filosofo non è esplicita. E’ il caso di Richard Rorty: non conosco suo testi che affrontino la questione dell’informatica; ma partendo dal pensiero del filosofo, ho immaginato una specifica lettura critica dell’informatica.
Una prima versione di questo mio lavoro si trova qui. Successivamente, ho pensato per lungo tempo che la lezione di Richard Rorty sarebbe stata un capitolo chiave del libro che ho finito per intitolare Macchine per pensare. Poi però, durante la stesura definitiva, ho finito per espungere il capitolo. Non perché ritenga il testo poco importante. Al contrario: mi appare come una versione sintetica, alla fine non indispensabile, e anzi ridondante nel quadro dell’opera, di temi che ho sviluppato in luoghi diversi del libro.
Perciò, già stampato Macchine per pensare, ho pubblicato il testo come articolo, sulla rivista Prometeo (134, giugno 2016). Considerando questo testo un ideale avvicinamento a Macchine per pensare.

Qui trovate l’articolo.