Bitcoin-Blockchain: un avvicinamento storico, politico e culturale. O tracce per un seminario


Qui si trova il percorso di senso che seguo nell’avvicinarmi al tema Blockchain. Mi sono grosso modo attenuto a quesa traccia ad esempio in questa occasione, o in quest’altra: Blockchain. A cosa serve. Perché se ne parla. La vera storia.

Qui si trova una diversa declinazione dello stesso approccio: la Prefazione a Nicola Attico, Blockchain. Guida all’Ecosistema. Tecnologia, Business, Società, Guerini Next, 2018.

Osservo su Linkedin la pletora di Job title: Blockchain Evangelist, Blockchain Advocate, Blockchain Architect, Blockchain Consultant, Blockchain Strategy Consultant, Blockchain Expert, Blockchain Advisor, Blockchain Engineer, Blockchain Analyst, Blockchain Developer, Blockchain Specialist, Blockchain Investor and Counselor, Membro del Consiglio Direttivo Nazionale presso Associazione Professionisti Blockchain, Blockchain Hero.
Preferisco allora chi più semplicemente si descrive come Solution Developer interested in Blockchain, o chi, senza girarci tanto intorno, si dichiara Blockchain Enthusiast.
Per quanto mi riguarda, anche in questo caso il mio approccio è storico, politico, culturale. Satoshi Nakamoto, chiunque egli sia, è l’erede di una duplice ricchezza: un consapevole profondo pensiero politico-economico-sociale e una grande competenza tecnica. La competenza tecnica, da sola, mai avrebbe potuto portare a scelte progettuali così originali.
Questo è il pensiero che mi guida nei seminari che dedico a questo argomento. Per i tecnici, è molto importante inquadrare la novità nella storia. Per manager e in genere cittadini è importante capire, affinché la novità politica e culturale non sia azzerata da sguardi miopi, esclusivamente tecnici o speculativi.