Poesia inedita: september eleven


Ognuno di noi dov’era quel giorno
tutti connessi subito sapemmo in tempo reale
via SMS o in viva voce mediata da uno schermo
sdegno e sorpresa di fronte
all’inverarsi dell’incredibile
dramma ma anche troppo perfetto spettacolo
che ci fece apparire misera la mercificata
creatività hollywoodiana, e la sera tutti
ricevemmo mail che parlavano di Apocalisse
e venticinquemila morti e subito talk show
ed edizioni straordinarie e manifestazioni di sdegno
e disperazione e gesti eroici oltre il senso comune
la folle volontà di colpire che acceca e chiede
e purtroppo trova vendetta e presto
il gendarme del mondo armato di onnipotente
e invisibile tecnologia eppure nudo
nelle desolate lande afgane invasate
da estro divino culture l’un contro l’altra
alzate oltre ragione ed oltre
ogni possibile forse vittoria
(parola senza senso
ormai forse per tutti).

Questi versi appartengono a un’opera che probabilmente uscirà postuma.