Una lezione sulla ‘relazione’


Il tema della ‘relazione’ è centrale per ogni formatore. Mi sono trovato varie volte a parlare in aula di ‘relazione’. Propongo qui la traccia preparata in vista di una lezione sulla relazione tenuta il 22 aprile 2012 presso Sistema Counseling, scuola presso la quale copro il ruolo di Direttore Scientifico.

Cito di preciso il contesto perché fare formazione è ‘mettere in scena’, interpretare in funzione di uno specifico contesto e di uno specifico uditorio. Il formatore, credo, dovrebbe tenersi lontano, appena possibile, da slides Power Point e da rigide sceneggiature. Il formatore non sa prima quello che dirà.

Serve però una traccia, un filo, o una serie di fili, tali da permettere di sbrogliare, in pubblico, il groviglio che si ha in mente. Mostro qui, come l’avevo scritta in vista di quella giornata, la mia traccia.

relata refero, ‘riferisco di cose riferite’, o riporto cose riportate

re lato participio passato referre ‘portato indietro’, ‘di nuovo’
ob lato participio passato offerre ‘portare verso’
obferre, ‘portare verso’ offrire

relatione
rapporto, testimonianza
rapporto tra cose/enti

relate
1530, “to recount, tell,” from L. relatus, used as pp. of referre, from re- “back, again” + latus. Meaning “to establish a relation between” is from 1771. Sense of “to feel connected or sympathetic to” is attested from 1950, originally in psychology jargon. Related in the sense of “connected by blood or marriage” is from 1702

Il verbo latino referre “riportare, attribuire, riferire”, aveva un paradigma con tre radici: refero, rettuli, relatum. In italiano è continuato solo con riferire, cambiando coniugazione: riferisco, riferii, riferito, verbo regolare.
Ma le forme latine derivate dal participio passato relatus non sono state ripudiate dall’italiano: di qui relatore, relazione, relativo, e poi correlare, correlato.
Possiamo ricordare ancora referto, “relazione clinica a fini giudiziari”, plasmato sul verbo latino referre, ma in modo anomalo, perché il participio passato di referre, ‘riferire’ è relatus.

Relazione:
ciò che ognuno riferisce all’altro in un incessante scambio di azioni (comunicazioni e comportamenti) e retroazioni

Relato: in spagnolo ‘racconto’

L’idea di relazione è in fondo la stessa idea di feed back
Ma è interessante notare che l’idea di relazione è anche l’idea di feed forward
Mentre l’informatica strutturata, orientata al controllo, si fonda sul feedback, l’informatica del Web si fonda sull’idea di feed forward. Ogni sito alimenta, tramite link, tramite puntatori xml, ogni altro sito, ogni altro luogo della rete. Ogni oggetto di conoscenza digitale contribuisce ad alimentare ogni altro oggetto di conoscenza digitale.
Non a caso quasi su ogni sito leggiamo Feed RSS (acronimo di RDF Site Summary ed anche di Really Simple Syndication)

La Rete, il Web, ci propongono il modello del ‘feed’ inteso come modello dove ognuno alimenta ogni altro, anche senza senza sapere come l’altro userà quello che ognuno mette a disposizione. Un po’ come nel libro di Qohelet, quando dice ‘getta il pane alle onde’ aggiungendo ‘alla lunga lo ritroverai’ – ma non si sa come, non si sa quando o dove di preciso.
Questo ‘gettare il pane alle onde’ appare così in fondo la più ricca manifestazione della ‘relazione.

Percorso:
Macy Conferences
Cybernetics: Or the Control and Communication in the Animal and the Machine
Maturana
Organizzazione vs. Struttura
Accoppiamento strutturale
Coupling
La salamandra di Maturana getta la lingua
Conoscenza
Weick, Loose Coupling
Weinberger, Loose Coupling
Bernes-Lee

credenza
belief
gift/gift
ospite/nemico
credenza come mobile
credito
dono gratuità reciprocità

reputazione

Esdra
Grande Inquisitore
Gatekeeping
Broadcating
Mainframe

Informazione
Comunicazione
Contenuto

Trend

Arendt
Vita activa, The Human Condition
animal laborans
homo faber
agire azione
(meditazione, contemplazione)

Triage

Sposalizio
Promessa
Responsabilità

Curiosus