Humanistic Management, o Management Umanistico


Tra il 2003 e il 2004 ho partecipato alla stesura dell’Humanistic Management Manifesto. Si tratta di una iniziativa di Marco MInghetti. Il Manifesto è stato pubblicato in Marco Minghetti e Fabiana Cutrano (a cura di), Le nuove frontiere della cultura d’impresa. Manifesto dello Humanistic Management (Etas, 2004), un libro contenente testi di: Giampaolo Azzoni; Enrico Bertolino; Paolo Costa; Franco D’Egidio; Domenico De Masi; Duccio Demetrio; Andrea Notarnicola; Enzo Rullani; Piero Trupia; Francesco Varanini; Giuseppe Varchetta; Laura, Luca, Maria Ludovica e Riccardo Varvelli.

Personalmente, piuttosto che dirlo in inglese, preferirei parlare di ‘Management Umanistico’. Ma tanto ormai ci siamo arresi a non tradurre management, e capisco anche che l’inglese esplicita meglio l’alternativa o la contrapposizione, allo Scientific Management.

Il mio testo apparso in Le nuove frontiere della cultura d’impresa -“Un certo tipo di letteratura. Breve storia di un mondo possibile”- costituisce un passaggio importante nella mia produzione. Lo affianco, come testo che esprime il mio punto di vista epistemologico- a Il ricercatore debole.
Una versione di “Un certo tipo di letteratura” può essere letta qui.

Una diversa versione di “Un certo tipo di letteratura. Breve storia di un mondo possibile” appare con il titolo “Un certo tipo di formazione” in Gianluca Bocchi e Francesco Varanini, Le vie della formazione.