Formare e formarsi: La ricerca del bello in tempi di incertezza e la formazione come disvelamento. 19 ottobre 2017 a Milano


Il tradizionale evento autunnale sul tema della formazione, legato a Persone & Conoscenze, la rivista che ho fondato e che dirigo, riguarda stavolta un tema di grande importanza.
La vita lavorativa si svolge in contesti che impongono regole e vincoli. Regole e vincoli stringenti limitano l’azione sulle piattaforme digitali. I tentativi di impegnarsi nel lavoro, mettendo in gioco il proprio personale modo di essere, sono spesso frustrati. Possiamo fare solo ciò che ci è permesso.
Eppure, come diciamo sempre, non c’è buona organizzazione e non c’è lavoro efficace se manca l’impegno di ognuno, se manca l’investimento affettivo, se non c’è assunzione di responsabilità. Anche la speranza di apprendere – con il passare del tempo – a conoscere l’organizzazione, e a farsi conoscere dall’organizzazione, è spesso resa vana dal cambiamento continuo. Dobbiamo essere pronti ad agire in contesti sempre differenti.
La via d’uscita sta nel coltivare la propria, personale capacità di discernere e di valutare. Il proprio senso del bene, del bello e del buono.
La formazione può essere intesa come un percorso teso a scoprire se stessi, per vivere senza disagio il tempo dell’incertezza.
C’è una formazione che si propone di insegnare alle persone un certo modo di lavorare e più in generale un certo modo di stare al mondo. Fino a rassicurare ognuno dicendogli: ‘tu sei così; tu sei questa persona’. C’è all’opposto una formazione che genera dubbi e domande, allo scopo di condurre lungo un percorso dove ognuno possa chiedersi: ‘chi sono?’. Molti i motivi per sostenere il secondo approccio.
Sono invitati all’evento tutti coloro che si occupano professionalmente di formazione. Ma anche tutti coloro che sono interessati a ragionare a proposito di ‘come formare se stessi’.

Qui il programma della giornata, l’indicazione del ruolo e le modallità per iscriversi.