L’offerta di formazione aziendale rivolta a sostenere lo sviluppo di soft skill è vasta. Ma pensiamo che ci sia spazio per un percorso che va al cuore di ciò che intendiamo quando parliamo di soft skill: la capacità sottile e profonda di assumersi responsabilità. Dire responsabilità personale, è dunque riassumere ciò che spesso ci capita di dire con parole inglesi: accountability, empowerment, mindfulness, self–reliance.
Ecco dunque un percorso formativo.
Si tratta di un progetto di Assoetica, inquadrato nelle attività formative organizzate da Este.
Francesco Varanini introdurrà il percorso, il 30 settembre 2021 dalle 12 alle 13, con un webinar gratuito. Seguono quattro seminari a pagamento condotti da Matteo Fantoni e Davide Dalla Valle, Patrizio Massi, Damiano Ceccarelli, Giulia Pellizzato.
Il calendario:
– 30 settembre 2021 ore 12-13. Verso la responsabilità. Un percorso formativo, a cura di Francesco Varanini
– 14 ottobre 2021 ore 10-13. Coraggio. Alla riscoperta di una virtù antica, per un’assunzione autentica di responsabilità, a cura di Matteo Fantoni e Davide Dalla Valle
– 21 ottobre 2021 ore 10-13. Portatori di responsabilità e autonomia. Comportamenti economici e architetture, a cura di Patrizio Massi
– 11 novembre 2021 ore 10-13. Human after all. Design e responsabilità nella costruzione di prodotti digitali per esseri umani, a cura di Damiano Ceccarelli
– 2 dicembre 2021 ore 10-13. Il valore delle nostre azioni. Realizzazione personale e agire responsabile, a cura di Giulia Pellizzato.
Questa offerta è anche un modo di finanziare l’attività di Assoetica.
Alcune delle ragioni che motivano l’iniziativa
i dice giustamente che nel tempo presente, di fronte alla necessità – per ogni manager, per ogni lavoratore, per ogni cittadino – di rispondere ad aspettative sempre nuove, più delle conoscenze tecniche, professionali, di mestiere, contano innanzitutto le soft skill. La capacità di innovare, di adattarsi, di cambiare ritmo, di interrogarsi ed apprendere dagli errori, l’attitudine a conoscere sé stesso e a comprendere gli altri e le situazioni; la capacità di scoprire passo dopo passo dove ci si trova la capacità di guidare e di accettare la guida altrui…
Possiamo dire che si tratta di prepararsi ad occupare spazi di autonomia, in un modo rispettoso di noi stessi, degli altri, del mondo. Ricordando sempre che gli obiettivi di lavoro non sono mai disgiunti dagli obiettivi personali. E che le nostre performance dipendono dal nostro ‘star bene’. Ricordando anche che spesso sottovalutiamo noi stessi. E sottovalutiamo l’impatto, la portata, il valore del nostro agire.
Si potrebbe forse parlare di Etica. Ma la parola etica appare generica, buona per troppi usi; ed evoca alti, indiscutibili principi ai quali attenersi. Si potrebbe forse anche cedere alla tentazione di ricorrere a termini oggi più consueti, ma anche più parziali: ambiente, ecologia, sostenibilità.
Meglio quindi parlare di responsabilità. La responsabilità chiama in causa ogni essere umano, senza offrire scappatoie.
In cosa consiste dunque la responsabilità: L’uomo è un essere vivente. Appartiene alla natura. Ma ha anche sviluppato la capacità di modificare la natura. Per questo sull’essere umano ricade la responsabilità di proteggere e curare l’ambiente di cui fa parte.
L’esistenza consiste nel fare scelte: quali politiche adottare, in quale direzione orientare gli investimenti, quali tecnologie sviluppare.
Qualcuno sostiene che il governo di un mondo così complesso sia un peso troppo gravoso per gli esseri umani. E spera che l’essere umano possa essere sostituito, nella cura e nel governo, da algoritmi o intelligenze artificiali. Ma invece, la presenza di macchine sempre più autonome dagli esseri umani può essere intesa come stimolo a conoscere più profondamente sé stessi, a scoprire nuovi spazi di azione, su terreni sui quali nessuna macchina si è ancora mossa.
Assumersi responsabilità significa non contentarsi della ragione, facendo invece appello alla saggezza. Alla scintilla della propria coscienza.
Un mio punto di vista sul concetto di responsabilità è sviluppato più ampiamente in questo testo.