Presentazione del libro ‘Marchionne non è il migliore dei manger possibili, Genova, 22 maggio 2023 ore 17.30, con Michele De Rose e Davide Falteri


Lunedì 22 maggio 2023, villa Bombrini, via Muratori 5, Cornigliano (Genova), converserò con Michele De Rose e Davide Falteri.

Qui la locandina in formato pdf.

Qui un video registrato in occasione dell’incontro.

Marchionne incarna la figura del manager bravissimo, che toglie le castagne dal fuoco al posto nostro. Nel libro parlo di come invece ogni manager possa assumersi le proprie responsabilità, occupando gli spazi di libertà che gli sono concessi, o che riesce ad aprirsi da solo.
Nel corso dell’incontro genovese risponderò alle sollecitazioni degli amici che converseranno con me. Ma segno qui di seguito argomenti sui quali mi pare importante ragionare insieme.
– Il manager è dotato di autorità. Talvolta preferisce non vedere la stessa autorità che possiede. Può così esimersi dalla responsabilità che è sempre connessa all’autorità.
Si può sostenere che l’autorità è giustificata se è usata per creare spazi di libertà.
– Possiamo fare una distinzione radicale tra due tipi di manager: il manager che estrae valore e il manager che crea valore.
Il manager che estrae valore si sente al servizio di figure esterne: famiglie di proprietari, fondi di investimento o partiti politici… Per lui il vero scopo dell’impresa consiste nel soddisfare gli appetiti e nel curare gli interessi delle figure esterne.
Il manager che crea valore si impegna invece a far sì che l’azienda guadagni attraverso il perseguimento dello scopo sociale. Per questo si preoccupa dei necessari investimenti e considera importante il reale coinvolgimento di tutti i portatori di interessi: detentori di quote di proprietà, finanziatori, lavoratori, clienti, fornitori, società civile, ambiente nel quale l’impresa lavora.
– La parola ‘manager’ sembra intraducibile in italiano, ma una delle traduzioni migliori è: ‘tecnico’. Quando parliamo di tecnici che scendono in politica, o che stanno al governo, parliamo di manager. Il manager appare in molte situazioni come l’ultima risorsa della politica. Quando la classe politica non sa darsi un ricambio, si ricorre ai tecnici-manager. Possiamo chiederci cosa ha in più, e cosa manca, al tecnico-politico.
– L’impresa sta sempre in un luogo. L’impresa sta nella fabbrica, nel magazzino, nel vettore che trasporta. L’impresa si nutre di dati, l’impresa si giova della digitalizzazione, ma tutto questo non esclude mai il territorio, dove vivono e lavorano persone, esseri umani.
Il manager è veramente tale solo se conosce i luoghi, i territori, le culture, le persone.

Grazie a Davide Falteri e a Michele De Rose