Ho conversato con Sebastiano Zanolli, su Instagram, a proposito dei temi trattati nel mio libro Marchionne non è il migliore dei manager possibili.
Forse sarebbe stato più divertente conversare raccontandoci reciprocamente dei nostri viaggi, o confrontare opinioni e gusti a proposito di musica rock. Ma è giusto dedicare tempo anche alla riflessione su temi importanti, che chiamano in causa la nostra responsabilità personale.
Sia Sebastiano che io possiamo parlare a ragion veduta degli argomenti che tocchiamo nel colloquio: abbiamo vissuto in prima persona i dolori e le speranze del manager. E abbiamo conosciuto personalmente manager per i quali lo stile Marchionne è il vanto e il punto di riferimento.
Uno degli argomenti che abbiamo toccato: il manager è un mercenario, un esecutore il più possibile fedele delle aspettative di una ‘proprietà’, di un ‘padrone’, o è un missionario teso a fare del bene, a salvare il mondo? E’ troppo comodo ritenersi dei meri esecutori. E’ velleitario illudersi di essere i salvatori del mondo. Ma in ogni caso il manager dispone di margini di autonomia, di spazi di libertà – ed ha il diritto-dovere di occupare questi spazi.
Qui il link per vedere/ascoltare poi la conversazione.
