Sarà stato circa nel 1982, o il 1983, una sera in pizzeria Francesco Varanini e Enrico Pieruccini parlavano di nuove tecnologie. Come l’avvento del Personal Computer metteva a disposizione dell’autore la possibilità di scrivere in modo nuovo. Come con la digitalizzazione delle informazioni riportava nelle mani dell’autore un controllo più complessivo della sua opera: non solo il mero testo, ma anche la scelta dei corpi, l’impaginazione.
Allora Enrico ed io (Enrico è un giornalista free lance veronese, in realtà è un romanziere, anche se la gran parte dei lettori ne sono ancora all’oscuro), pensammo che -traendo vantaggio da queste nuove tecnologie- avremmo potuto fondare una Casa Editrice. Aprendo a caso una vecchia edizione dello Zingarelli avevamo anche trovato il nome: eserèsi.
Eserèsi: stessa radice di eresia. Eserèsi, operazione con cui si taglia da un corpo ciò che è inutile o nocivo con amputazione, ablazione, estrazione, evulsione.
Eserèsi, perché si tratta di estrarre, dalle pile affastellate di manoscritti, un testo, portandolo alla luce, editandolo. Tirar fuori da cassetti qualche pagina, pubblicandola. Asportare: portare via da un luogo, e portare altrove, sul mercato.
Prelevare: sottrarre all’oblio. Togliendosi così anche uno sfizio, un dente.
Fare opera di elisione: perché lo stile sta nel levare, nel togliere l’inutile da un testo, rimuovere ciò che eccede alla forma perfetta.
Qualche libro con questa sigla editoriale è pure uscito. E l’idea di una casa editrice di un certo tipo la ritengo attuale oggi più di allora.
Comunque, finché una volta nel 1999 ci siamo detti che eserèsi poteva prender forma di sito, un sito dedicato alla letteratura.
Su eserèsi ho pubblicato diversi brevi testi. Con mia sorpresa uno, pubblicato credo attorno al 2000, dedicato a Alessandro Baricco mi ha procurato un sacco di commenti e anche qualche fastidio, da parte di Ammiratori del Grande Scrittore (qui trovate il mio testo e un riassunto della vicenda). In misura minore, simile sorte ha avuto un articolo dedicato a Italo Calvino.
E’ accaduto poi che per varie vicende della vita eserési non fosse aggiornato molto di frequente.
Finché è accaduto questo: in una fase in cui sposto il sito eserèsi presso un nuovo Provider, non rinnovo tempestivamente la proprietà del dominio. Immediatamente il dominio è accaparrato da qualche speculatore che chiede, per rendermelo di nuovo disponibile, una quantità di denaro che, con tutto l’amore che nutro per questo progetto, mi pare eccessiva.
Se andate all’indirizzo eseresi.it, capitate su uno di quei siti di serie b, costruiti pensando che i navigatori della Rete siano allocchi da catturare. E’ uno di quei siti venditutto. Roba varia tra cui i libri di Baricco.
Ma pazienza. Ho registro il dominio exeresi.it. Gli articoli che stavano su eséresi sono in minima parte accessibili sul nuovo sito. Sono sempre in cerca di amici con i quali rendere di nuovo vivo il sito.