La libertà di non essere digitali. Articolo apparso su ‘Futura Network’, blog di ASviS, 7 novembre 2023


Qui l’articolo.


L’orientamento alla sostenibilità oggi è, agli occhi di tutti, necessario. Sappiamo di doverci preoccupare del destino nelle generazioni future; del consumo di risorse non rinnovabili; del delicatissimo e precario equilibrio di quel sistema complesso che è la rete della vita, alla quale noi stessi apparteniamo.
Ma è una responsabilità pesante. Eccoci quindi a sperare che sempre nuove innovazioni tecnologiche offrano soluzione ai problemi che ogni giorno ci appaiono più intricati e privi di evidenti vie d’uscita. Eccoci a credere che algoritmi – percorsi, procedure definite a priori – ci portino fuori dalle zone di pericolo. Eccoci a cercare vari tipi di Intelligenza Artificiale ai quali affidarsi.
Affidarsi alle tecnologie digitali è certo utile. Ma dobbiamo anche ricordare che tramite le tecnologie digitali si esercita un pesante controllo sociale e si riduce quella consapevolezza, quell’intimo senso di responsabilità personale che sono il sale necessario affinché l’orientamento alla sostenibilità non resti una vana affermazione di principio.
Quindi, se vogliamo rimboccarci le maniche e affrontare i problemi che mettono in dubbio il nostro futuro, allora il nostro impegno si concretizza innanzitutto nell’evitare che le macchine digitali limitino il nostro sguardo e la nostra capacità di azione.

Giungo per questa via a proporre nella conclusione dell’articolo Dieci impegni per la sostenibilità digitale. Potete leggerli qui.