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Si fa largo una concezione di sostenibilità legata ai parametri finanziari ESG e, più che alla Digital Trasformation, alla Disruption. L’altra sostenibilità è invece basata sulla responsabilità e sulla garanzia di mantenere e allargare spazi di libertà per le future generazioni.
Di seguito trovate una sintesi degli argomenti trattati, che parte dalla crescente affermazione dei parametri ESG e conduce alla conclusione dove descrivo per punti, spero abbastanza chiari, una seria ed impegnativa sostenibilità digitale.
La prima cosa che colpisce è il costante, prevalente riferimento alla sostenibilità ambientale. Solo in questo consiste la sostenibilità? No di certo. Ricordiamo l’originaria definizione di sostenibilità, contenuta in un documento dell’ONU del 1987: “E’ sostenibile lo “sviluppo che soddisfa i bisogni della generazione attuale senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri”.
Si affaccia il dubbio che non esista nessuna volontà di mettere in discussione l’innovazione tecnologica così come gli specialisti hanno autonomamente scelto di indirizzarla e governarla. Né sembra esistere una volontà politica a mutare modelli di sviluppo. Ci si limita ad aggiungere l’aggettivo sostenibile, il cui significato resta vago.
Accade poi che la sostenibilità sia misurata tramite indicatori, inevitabilmente arbitrari. Sono arbitrari gli Sustainable Development Goals, SDGs, indicati dall’ONU nel 2015. E ancora più arbitrari sono gli indicatori Environmental, Social, and Corporate Governance, ESG, che ogni azienda del pianeta è chiamata a seguire. Dietro gli indicatori ESG si nasconde purtroppo la pressione che le istituzioni finanziarie esercitano su investimenti e strategie di ogni azienda.
E siccome si dà per scontato che ogni azienda abbia in corso un processo di Digital Transformation, ecco “The opportunity: bridging digital and environmental goals”. La pressione esercitata su ogni azienda tramite gli indicatori ESG è una faccia della medaglia. L’altra faccia della medaglia è l’imposizione di quell’adeguamento a standard universali che passa sotto il nome di Digital Transformation.
Si perde così di vista l’originario senso della sostenibilità: un impegno di ogni cittadino del pianeta, e quindi di ogni azienda, nei confronti delle generazioni future.
Solo tornando a questo fondamentale e necessario obbligo morale si può cogliere il senso della sostenibilità digitale. Aspetto chiave del nostro impegno verso le generazioni future è infatti il lasciare loro libertà. Libertà anche rispetto all’invasione del digitale nelle nostre vite.