Perché finiamo per considerare inevitabile l’uso di verbi come: outsoursare, deployare, spinoffare, upgradare, taggare?
La scelta dei ‘modi di dire’ è la prima manifestazione della nostra creatività, della nostra disponibilità al cambiamento e all’innovazione, del nostro innato orientamento al lavorare con cura, del nostro interesse a intraprendere qualcosa di nuovo.
Tornare a riflettere sulle parole significa riscoprire il senso di quello che diciamo – e quindi anche di ciò che facciamo, di come agiamo.
Ripercorre la storia delle parole è compiere un viaggio verso una conoscenza più ricca, più personale.
Racconterò quindi di alcuni percorsi – movimenti tra epoca ed epoca, tra lingua e lingua, risalendo all’origine della parola e osservandone l’evoluzione.
Del resto, è il viaggio che ho proposto, sotto forma di libro, con Le parole del manager e, ora, con Nuove parole del manager.
Ecco quindi, nel ciclo di seminari che tengo presso la Casa di Vetro, un nuovo appuntamento.
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