Dieci chili di perle. Le ragioni di un blog


Nella notte tra giovedì 27 e venerdì 28 marzo 2008, verso le tre, mi sono svegliato improvvisamente. Non riuscivo a prendere di nuovo sonno, non avevo voglia di leggere. Sulla mensola accanto al letto libri, qualche pezzo di carta, la boccettina di gocce che prendo talvolta per dormire. Mi cade l’occhio sul piccolo registratore digitale, Olympus (Digital Voice Recorder WS-321 M).
In quei giorni avevo intenzione di verificare come lavora sui file vocali WMA –uno standard Microsoft– prodotti dal registratore il software di ricognizione vocale Dragon NaturallySpeaking 9.5.
Questa –narrare oralmente e sottoporre la voce al lavoro di un software– è una modalità nuova, di cui poco sappiamo. Interessante guardare alle sue caratteristiche distintive.
Il testo che appare sullo schermo, frutto del lavoro del software, ci appare interpretato da un lettore lontano, dotato direi di una sua saggezza: come letto da un oracolo. Os è antichissima parola indeouropea che sta per ‘bocca’, parola che ritroviamo in latino. L’oracolo è la voce del dio che disambigua il testo oscuro, il grezzo materiale che è la voce digitalizzata, trasformata in codice. L’oracolo Dragon interpreta il testo a suo modo, la sua lettura è un responso che talvolta sorprende. Soprattutto il dio si acciglia se vario il codice: il software mi rimprovera per il mio indulgere a espressioni inglesi, tecniche, non sa che le uso per antica consuetudine, non sa che considero quelle parole pienamente appartenenti al mio lessico privato, e mi punisce: parlo di come il gatekeeper si interponga tra autore e lettore e Dragon l’oracolo severamente e misteriosamente legge: venti chili di perle. (” invece la conoscenza così come viene codificata nel libro così come è controllata da 20 chili di perle …”).
Ecco il nome del blog: i buoni titoli, quasi sempre, vengono da sé, quando la materia inizia a prendere -attraverso la scrittura- la sua propria forma, fuori da ogni controllo, controllo razionale dell’autore.

Ma qui -nel contesto della ‘cultura digitale’- il senso della scrittura in luce nuova. La scrittura su carta, il tracciare segni su un supporto, non è che una delle possibili manifestazioni della ‘scrittura’.
E’ così che questo blog narra di un lavoro che sto facendo, mostrandone alcune tracce. Di un fiume carsico -come è ogni ‘testo che si sta scrivendo- mostra alcune emersioni.
Sto scrivendo un testo che si propone di gettare qualche cono di luce su un tema che mi è sempre stato a cuore: come si creano e si condividono conoscenze. Di questo testo, trovate qui qualche traccia, qualche frammento.
Sto scrivendo un ‘testo’, non un ‘libro’.
Probabilmente il testo sarà pubblicato anche sotto forma di libro. Ma gli strumenti che uso per scrivere e i temi intorno a cui ragiono mi spingono a considerare la forma-libro niente più che una delle forme che il testo può assumere, o subire.

Potrei dire che sto scrivendo a proposito del computing come espansione della mente umana.
Potrei dire che sto scrivendo a proposito dell’informatica come prosecuzione della filosofia con altri mezzi.
Troppo spesso i filosofi contemporanei ragionano avendo in testo metafore antiche: tavoletta di cera, rotolo, libro. Niente di male, ma altre metafore dovrebbero aggiungersi: il Data Base, il Web, il Personal Computer.
D’altra parte, se i temi grosso modo sono questi -i temi si spostano e si chiariscono via via mentre si scrive- appare inadeguato parlare di computer: l’utensile, il sistema che aiuta l’uomo a creare conoscenza è qualcosa di diverso, e di più rispetto ad una “macchina per manipolare simboli”.
E appare inadeguato anche parlare di informazione: non serve guardare al processo di trasmissione, comunicazione, diffusione. Serve, invece, guardare a come interagisce la mente umana con la macchina.
E anzi, guardare a ciò che accade lungo il canale è fuorviante. Imporre l’attenzione a proposito di cosa accade sul canale serve solo a coloro che intendono imporre una qualche forma di controllo, dunque in ultima analisi limitare la produzione di conoscenza.