Noi umani e le macchine per pensare. Ciclo di incontri presso la Casa della Cultura di Milano. 6, 13, 20, 27 ottobre 2016


A cura di Ferruccio Capelli, Direttore della Casa della Cultura di Milano e Francesco Varanini, informatico-umanista

Casa della Cultura
via Borgogna, 3
Milano

Qui potete scaricare il programma  del ciclo di incontri in formato pdf

L’Informatica appare ai profani come una nebulosa regione. A prima vista un campo separato, riservato a tecnici, esclusivi depositari di un misterioso sapere e di un lessico esoterico. Non può essere trascurato il dato di partenza: l’Informatica si occupa di macchine, e non di esseri umani. I linguaggi dell’Informatica sono pensati per essere compresi da macchine, non da esseri umani.
Eppure l’Informatica appare oggi come il tramite necessario che si impone all’uomo nelle relazioni sociali, nel lavoro, nell’agire politico, nella vita quotidiana. Viviamo con un computer in tasca, ma non sappiamo come funziona un computer.
Prendendo spunto dal libro di Francesco Varanini, Macchine per pensare (Guerini e Associati, 2016), proponiamo un ciclo di incontri destinati ad avvicinare, andando oltre i tecnicismi, punti chiave del senso sociale, politico e filosofico dell’informatica. Con l’obiettivo di svelarne l’arcano.
Serve liberare chi si occupa professionalmente di informatica dal proprio isolamento. Serve convocare attorno ad un discorso a proposito dell’Informatica cittadini ed intellettuali. Affinché all’immagine del computer inteso come macchina che fronteggia l’uomo si possa aggiungere, o sostituire, l’immagine del computer inteso come strumento nelle mani dell’uomo. Strumento per lavorare. Strumento che accompagna nella vita quotidiana. Strumento per costruire sempre nuova conoscenza.
I computer appaiono sulla scena settanta anni fa. Nel momento in cui -nel 2016- la Casa della Cultura celebra i suo settanta anni di vita, il soffermarsi sulla relazione tra l’uomo e queste macchine offre un modo per rivisitare, in una chiave originale, la storia di questi anni. Guardando al futuro.

giovedì 6 ottobre 2016, ore 18-20
La logica della macchina ed il pensiero umano
Nell’istruzione scolastica fa irruzione, come moderna, necessaria novità, il coding. Il ‘modo di pensare’ tipico del computing è considerato indispensabile aggiornamento. L’informatica veste di nuove parole anglicizzanti tradizionali concetti, rendendoli indiscutibili. Pretese urgenze dettate dallo scenario economico e politico portano ad accettare acriticamente un approccio alla conoscenza che la filosofia del Ventesimo Secolo aveva ampiamente dibattuto, evidenziandone i limiti.
Gianluca Bocchi, Storico delle idee, filosofo della scienza, Università di Bergamo
Michele Di Francesco, Filosofo della mente, Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS , Pavia
Qui il video dell’incontro.

giovedì 13 ottobre 2016, ore 18-20
Avvento del post-umano o nuovo umanesimo
Informatici, biologi, cognitivisti, neuroscenziati, filosofi coltivano l’immagine di un medioevo o di un rinascimento prossimo venturo, dove macchine hanno preso il posto dell’uomo nel pensare e nel governare il mondo. O si sono ibridate con l’uomo in un nuovo essere senziente. Qualcuno parla di fisica digitale, e quindi di filosofia digitale. Tutto sarebbe fatto di bit. L’uomo sarebbe, senza saperlo, un computer, e l’universo stesso sarebbe uno sterminato computer.
Dietro la scienza, appare qui l’umanissimo desiderio di affidarsi ad una macchina. Allontanarsi dalle proprie pene e dalle proprie paure. Ma anche dalle proprie responsabilità.
Giuseppe O. Longo, Scienziato dell’informazione, filosofo, romanziere, professore emerito, Università di Trieste
Carlo Sini, Filosofo, Professore emerito, Università di Milano
Qui il video dell’incontro.

giovedì 20 ottobre 2016, ore 18-20
Distruzione del lavoro o civiltà delle macchine
L’informatica -nelle sue diverse manifestazioni: automazione, robotica, conservazione e riuso delle conoscenze, virtualizzazione, applicazioni di ‘intelligenza artificiale’- ha mutato radicalmente il senso stesso del lavoro. Il lavoro è attività governata, controllata, svolta dalla macchina.
La liberazione dal lavoro come fatica e come ripetitività confina con il furto del lavoro inteso come esperienza creativa e liberante.
Ma al di là dell’apparenza, esistono diversi tipi di macchine, diversi usi possibili dell’informatica. Possiamo guardare costruttivamente ad un certo tipo di macchine, ad un certo uso del computer che restituiscono all’uomo, in modo più pieno e più ricco, il proprio lavoro.
Giuseppe Berta, Storico dell’industria, Università Bocconi
Roberto Siagri, Chairman & Chief Executive Officer, Eurotech
Qui il video dell’incontro.

giovedì 27 ottobre 2016, ore 18-20.30
Nuova dittatura o cittadinanza digitale
L’informatica è una macchina politica. Impone forme obbligatorie all’interazione sociale e all’esercizio della democrazia. Il Web e le reti sociali offrono strumenti di partecipazione e potenziali spazi di democrazia diretta, ma sono anche fonte di inganni e di gravi lesioni alla privacy e alla libertà individuali.
Fiorella De Cindio, Professore di Informatica, Università di Milano
Luca De Biase, Giornalista, blogger, fondatore e curatore di Nòva, sezione dedicata all’innovazione del Sole 24 Ore
Andrea Rossetti, Filosofo del Diritto, Università di Milano-Bicocca
Qui il video  dell’incontro.