Macchine per pensare: stralci dall’Introduzione


Trovate qui tre stralci dall’Introduzione di Macchine per pensare, Guerini e Associati, in libreria nel gennaio 2016.

L’uomo si è affidato alle macchine. Ma nemmeno questo è bastato. Il simulacro della cosa che la macchina informatica ci restituisce è certo più povero dell’idea di Platone. Ma non è tornando all’idea di Platone che riusciremo a pensare nel modo in cui serve pensare oggi. Serve un modo totalmente altro per pensare la sterminata massa di conoscenze di cui l’uomo oggi dispone. Dispone, senza esserne padrone né artefice: perché tra le conoscenze stanno le ‘leggi della natura’, ciò che l’uomo ha saputo osservare ed evincere, solo parzialmente comprendendo.
Di fronte a un qualsiasi problema, dovremmo imparare a non arrenderci mai alla comoda soluzione offerta dalle macchine. Non arrenderci a ciò che è già scritto in un algoritmo….
Continuate a leggere sul blog Diecichilidiperle, che ha accompagnato la crescita di questa opera, Macchine per pensare, che sarà in libreria, edito da Guerini e Associati, nel novembre 2015.

Ho vissuto varie avventure informatiche. Era l’83, o ’84, analista di organizzazione presso una Grande Casa Editrice, mi occupavo….
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Avrò avuto cinque o sei anni -sarà stato dunque il 1955 o giù di lì- quando mi arrovellavo attorno a due domande filosofiche, tra di loro connesse. Di una, superando la reticenza che ancora mi spinge a tenere per me certi pensieri, parlai a mia mamma, che mi rimandò al parroco….
Ero ben consapevole di essere un bambino, consapevole di sapere poche cose. Ma stranamente ero sicuro che sarei riuscito…
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