7 marzo – 6 aprile 2016. Sul tema di ‘Macchine per pensare’, cinque laboratori sulla Filosofia dell’Informatica Umanistica, presso l’Università di Udine, Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale


Scrivere un libro è l’occasione per incontri – che portano a guardare il testo stesso che si è scritto da diverse prospettive – fino ad andare oltre il testo stesso che si è scritto.
Il mio libro Macchine per pensare. L’informatica come prosecuzione della filosofia con altri mezzi, Guerini e Associati, 2016 è quindi l’occasione del ciclo di seminari sulla Filosofia dell’Informatica Umanistica, con cui inauguro la mia collaborazione con l’Università di Udine.

Sintesi dell’argomento complessivo
L’avvento dei computer sulla scena sociale porta con sé cambiamenti che interrogano ogni uomo.
L’iniziale progetto pretendeva di costruire una macchina destinata a supplire alla pochezza umana imponendo controllo, regole, ordine. Un successivo progetto rovescia l’intento: la potenza della macchina può essere usata -ecco l’Informatica Umanistica- per sostenere l’uomo nel suo suo assumersi responsabilità. Sia responsabilità etiche, sia responsabilità estetiche.

Articolazione
7 marzo 2016, ore 10-13, Palazzo Toppo Wassermann, via Gemona, aula 4, Filosofie dell’Informatica
9 marzo, ore 9-12, Palazzo Toppo Wassermann, via Gemona, aula 4, L’autore essere umano e le macchine produttrici di testo
14 marzo, Gorizia, Polo Santa Chiara,Via Santa Chiara 1, ore 10-13, Le origini cinematografiche della cultura digitale
5 aprile, ore 10-13, Palazzo Toppo Wassermann, via Gemona, aula 4, Macchine letterarie. Ovvero L’arte e la letteratura come reti di influenze
6 aprile, ore 9-12, Palazzo Toppo Wassermann, via Gemona, aula 4, Ricognizioni tra i rifiuti digitali. Ovvero l’arte di sgarbugliare garbugli.

I laboratori prevedono un dialogo con i partecipanti, che chiama in causa i loro personali avvicinamenti alla cultura digitale.